LA STORIA

Il territorio di Campomarino è abitato da epoca antichissima, i primi insediamenti risalgono al IX – VIII secolo a.C., come testimoniano i resti degli insediamenti scoperti nel 1980. Con il crollo dell’Impero romano, l’abitato fu soggetto a invasioni e distruzioni da parte dei barbari, fino a divenire nel medioevo un importante centro longobardo e normanno. Una data cruciale che segnò il destino del paese è il 5 dicembre 1456, giorno in cui un violento terremoto di strusse l’abitato lasciandolo pressoché deserto e spopolato. La rinascita avvenne con l’arrivo dei profughi albanesi, in fuga dalla propria terra natale a causa dell’avanzata dei musulmani turchi nei Balcani. Il Paese subì quella che, nella storia delle colonie albanesi, è definita la terza ondata migratoria nella quale emerse la figura del Principe di Krujia Giorgio Castriota Skanderberg, protagonista della lotta di indipendenza albanese, della guerra contro i turchi e, tra il 1461 e il 1470, di diverse campagne militari in Italia. Di notevole rilevanza è il ruolo che Campomarino ha avuto nel 1799 nella rivolta “sanfedista” contro i francesi. Da Campomarino partirono numerose truppe al soldo della corte dei Borboni per liberare dai francesi i paesi che cospiravano contro il governo legittimo borbonico. Campomarino ebbe un ruolo importante durante la Seconda guerra mondiale, in particolare dal 1943 al 1945, quando nella periferia sud del paese nacquero 5 basi appartenenti al Foggia Airfield Complex. Da queste basi partirono oltre 200 missioni di bombardamento e scorta ai bombardieri americani in Germania, Austria, Ungheria e nei Balcani.

CAMPOVOLO RAMITELLI

Il Molise è stato suo malgrado protagonista della Seconda guerra mondiale, in particolare dal 1943 in poi. Nella Regione passavano, infatti, la linea Gustav e tutte le linee cosiddette ritardatrici predisposte dai tedeschi al fine di rallentare la risalita alleata. Se la guerra interesso in particolare le zone interne del Molise, una delle pagine più importanti della storia dell’aviazione e della società americana fu scritta a Campomarino tra il 1944 e il 1945. Nella periferia sud del paese, gli alleati predisposero 5 basi appartenenti al complesso aeroportuale di Foggia. Da queste basi, l’aviazione alleata collaborò per la prima volta con l’aviazione italiana e partirono missioni di fondamentale importanza. La posizione geografica strategica consentì di effettuare numerose operazioni di bombardamento in Jugoslavia, Grecia e nell’Europa dell’Est. Le piste di decollo, visibili oggi solo dall’alto in quanto gli spazi sono stati restituiti all’uso agricolo, erano realizzate su grelle metalliche ancora oggi presenti nella periferia sud di Campomarino. Tra le 5 basi alleate, di fondamentale importanza nella storia americana e civile americana è quella di Ramitelli. Qui, per la prima volta nella storia, fu costituito un intero reparto composto esclusivamente da piloti e personale di colore, il 332° Fighter Group. Questi piloti presenti a Campomarino divennero il simbolo della lotta contro la discriminazione razziale ed acquisirono nei decenni successivi ruoli fondamentali nella lotta per il riconoscimento dei diritti civili in America.

NUOVA CLITERNIA

La storia della frazione di Nuova Cliternia è diversa da quella del centro. Gli abitanti non sono di origine albanese ma sono originari per lo più del medio e alto Molise e dell’Abruzzo (in particolare delle province di Teramo e Chieti). Nuova Cliternia nasce all’inizio del Novecento, grazie alle opere di urbanizzazione del regime fascista con un percorso indipendente, anche dal punto di vista culturale e sociale, rispetto a quello del resto del paese di Campomarino.

OLTRE LA STORIA...LA LEGENDA DI DIOMEDE

Secondo un’antica leggenda la nascita di Campomarino è da attribuire all’eroe omerico Diomede che, dopo la guerra di Troia, sposò la figlia del Re Dauno e divenne proprietario di un territorio comprendente anche Campomarino. Alla sua morte Diomede venne sepolto nelle vicine Isole Tremiti (note anche come Diomedee).